lunedì 28 gennaio 2019

lui è tornato

sanremo si avvicina con le immancabili polemiche politiche e sul politicamente corretto, sul pensiero unico, sull'omologazione: io esulo da questo pensiero. una volta si cantava e si canticchiava sempre, andando a scuola, durante il lavoro, nei momenti conviviali...si cantava e si era se non felici molto più sereni, sinceri e naturali. diceva almirante in un suo discorso "che non è momento di apologie nè di ritorni all'indietro... i valori, le tradizioni, i ricordi che mi rifiuto di ammainare perchè sono la mia bandiera della mia vita"(napoli '70). stavolta il racconto ha il suo sfondo musicale, partendo dal titolo del nuovo singolo anteprima dell'album degli ultima frontiera in uscita in questi giorni dove lui sono io, tornato perchè riparto nuovamente per un'avventura in una nuova "azienda", stavolta tutta mia. il gallo nuovo è comprato e già posizionato nella capanna, ha anche un nome, achille starace, conosciuto non grazie ai libri di scuola ma grazie alla canzone "archeofà" degli ennessepi. aspetto il camionista che mi dia una mano a portare giù un pò di roba.
prendo poi spunto da un'altra vecchia canzone del '43 cantata da sergio lulli, "caro papà" dove in una strofa si dichiara l'amore per la nostra terra "anch'io combatto, anch'io fò la mia guerra/ con fede con onore e disciplina,/ desidero che frutti la mia terra e curo l'orticello ogni mattina" perchè chiunque ha provato ad abbassare la schiena e fare un'orto o allevare qualche animale sà il sacrificio che si prova e come cantano ancora gli ennessepi "la mia gente non piega la schiena se non quando serve un pò di umiltà...(la mia gente)" ed in azienda di umiltà ce ne vuola tanta.

"lui è tornato" è inoltre un film tedesco del 2015 seguito nel 2018 dal film italiano "sono tornato", praticamente le stesse scene del precedente con attori e ambientazioni differenti.

domenica a Messa il sacerdote ha presentato il motto del nuovo vescovo di lucca, mons. giulietti, e borbottava ai giovani nelle prime panche "vedete questo latino, torna sempre". il  motto, che definisce le linee guida del suo mandato recita "opere et veritate", con l'azione e nella verità. queste due parole ci riportano al brano evangelico da cui sono state tratte "figlioli, non amiamo a parole e con la lingua, ma con le opere e nella verità"(giovanni 3,18).

martedì 22 gennaio 2019

calenzano 20 01 19


tre mostre in tre mesi (inveruno, carrara e calenzano), tre volte sul turno di notte, partito e ritornato in stato semiconfusionale, della serie che voglio svenirmi su una rotoballa. ho trovato un buon gallo per cambiare sangue, il resto della truppa invece si sarebbe portato via mezzo padiglione...come sempre succede...vittime della giornata sopratutto i piccioni, seguiti a ruota dalle cocincina nana blu...me ne farò una ragione.

gran bella mostra, ottima l'organizzazione, con tre zone distinte: ad accogliere il visitatore la mostra delle uova assieme ad alcuni allestimenti di nuclei avicoli ed una voliera di piccioni. dopo un breve corridoio si entra nel locale con l'esposizione dei polli con stanza a sè riservata agli animali di pronta vendita non soggetti a giudizio dell'esperto, al piano superiore salone riservato all'associazione colombofila.
ho apprezzato molto questa nuova location molto più ordinata e distribuita rispetto ad empoli dove tutto era concentrato in un unico grande salone, inutile sottolineare la mole di lavoro svolta dagli associati per l'allestimento.

ingresso: 






rassegna amrocks: c'era anche un terzo gallo ma la foto non è venuta, giudizio comunque insufficente per il soggetto.



questo sopra è il mio nuovo acquisto (70 euro), gabbia 69, gran bel numero nel kamasutra, speriamo sia all'altezza.




piano superiore con piccioni con una rassegna fotografica dei soggetti piaciuti di più ai bimbi per un eventuale futuro acquisto (ormai ho il fiorentino in testa, dopo verranno loro).