giovedì 19 marzo 2015

appunti di tecnica dell'incubazione

l'acquisto di ogni incubatrice è accompagnato da un corredo di fogli che quasi nessuno prende in considerazione finchè non perde le prime incubate, forte magari delle proprie esperienze. ogni incubatrice ha delle particolarità e bisogna imparare a conoscere prima la macchina per procedere poi ad una corretta gestione del processo d'incubazione. persa la prima nidiata o nel migliore dei casi arrivati al momento della prima schiusa vediamo le pagine dei forum inondate da domande a volte banali se si fosse dedicato un po di tempo alla lettura del manuale, dalla lettura e dal rispetto delle istruzioni dipendono i risultati ma è quando uno incomincia a farsi delle domande che incomincia a crescere ed a diventare un buon allevatore.

proviamo a tirare giù una lista di criticità che proveremo ad analizzare passo passo.

  • conoscenza della propria incubatrice
  • minimo di conoscenza dello sviluppo embrionale
  • approvvigionamento e conservazione delle uova
  • interventi d'emergenza pre-post schiusa
  • gestione della schiusa e dello svezzamento
  • eventuali trucchetti suggeriti da allevatori più esperti
CONOSCENZA DELLA PROPRIA INCUBATRICE
dopo l'acquisto serve un periodo di monitoraggio delle funzioni vitali della macchina, questa esce da un laboratorio dove viene testata e regolata ma serve un ulteriore periodo di controllo di almeno un paio di giorni. le regolazioni sono soggettive, dettate principalmente dal luogo dove è posta l'incubatrice: locali molto freddi, molto caldi o con notevoli sbalzi di temperatura sono da evitare, come sono da evitare locali troppo asciutti o troppo umidi. la logica vuole che questa non sia posizionata al sole. vengono consigliate come ottimali temperature di 20-25°C ed umidità al 45-70%.
personalmente il mio "angolo cottura" è posto nel sottoscala dell'abitazione, muri di pietra di 80 cm garantiscono temperatura costante tutto l'anno ma con valori inferiori a quelli consigliati (11-12°C COSTANTI in inverno, 14-16°C COSTANTI d'estate, circa 55-65 % d'umidità tutto l'anno) che mi obbligano ad un più attento monitoraggio dei valori d'esercizio della macchina ricordando però che spesso accendo a dicembre l'incubatrice per spengerla definitivamente ad agosto.
una regola importante è non fidarsi mai del termometro in dotazione all'incubatrice, sia che sia digitale o analogico, tengo monitorati i valori utilizzando sempre due strumenti e per la verifica finale uso quello per la febbre, a volte si scoprono valori differenti anche di alcuni gradi.
dopo aver monitorato il funzionamento della macchina "a vuoto", riempite con le uova secondo gli specifici portauova delle singole macchine ed è qui che dovete prestare massima attenzione al termometro, ad incubatrice carica: una temperatura d'esercizio troppo alta ha come effetto malformazioni, polli deboli e mortalità embrionale, al contrario una temperatura troppo bassa ritarda lo sviluppo ed allunga i tempi di schiusa.
importante è il voltaggio delle uova indispensabile perchè impedisce all'embrione di accollarsi alla membrana testacea, almeno 2 volte nelle incubatrici piane ed ogni ora nelle incubatrici ad armadio. 
MINIMO DI CONOSCENZA DELLO SVILUPPO EMBRIONALE
lo sviluppo embrionale inizia subito dopo la fecondazione nell'utero e con l'uso di una chioccia o con una incubatrice cerchiamo di mettere l'uovo nelle migliori condizioni di temperatura ed umidità perchè possa nascere il pulcino.
la durata dell'incubazione è una caratteristica della specie, ognuna ha una durata differente ma ci siamo accorti tutti che la schiusa non inizia sempre alla data prefissata (i classici 21 giorni per le galline, le mie nanine al 19° giorno schiudono), questo dipende tanti fattori che variano quali la temperatura, l'umidità, al tempo e alle modalità di conservazione delle uova, all'età della gallina.
noi ci stupiamo delle perdite d'uova durante l'incubazione, diamo per scontato che ogni uovo dia un pulcino ma non è così, consideriamo che dal 4° giorno d'incubazione l'embrione sostiene dei cambiamenti notevoli, parte la circolazione sanguinea, il sangue si arricchisce di elementi e l'eccesso di questi può portare alla morte dell'embrione che può raggiungere anche il 25% del totale delle uova incubate. un secondo momento critico lo abbiamo al 18-20° giorno dove inizia a partire la respirazione polmonare, in questo caso si può avere anche il 50% dei decessi e possiamo attribuire le morti ad errori di temperatura, umidità e ventilazione.

APPROVVIGIONAMENTO  E CONSERVAZIONE DELLE UOVA
generalmente si utilizzano uova prodotte dai nostri animali, con raccolta quotidiana e stoccaggio in portauova con il polo acuto rivolto verso il basso, possibilmente per un numero di giorni non superiore a 7, non vanno conservate in frigo ma a temperatura ambiente. le uova vanno scelte tra quelle di forma media, pulite da escrementi, libere da crepe e lesioni del guscio, vanno manipolate il meno possibile a mani nude per evitare che il grasso cutaneo ostruisca i pori del guscio e non ne consenta la traspirazione, non vanno lavate se sporche ma pulite a secco con un panno o uno spazzolino.
è di moda l'acquisto di uova da allevatori anche molto lontani geograficamente da noi con la spedizione a mezzo corriere, cercare di informarsi sul tipo di pacco per la spedizione, il viaggio è lungo ed i corrieri sono "mannari", evitare le spedizioni invernali per le temperature troppo rigide e quelle estive perchè troppo caldo dentro i furgoni.




questi sopra sono alcuni tipi di confezione con cui mi sono state spedite delle uova, arrivate in 24 ore e tutte sane. dopo l'arrivo si raccomanda di tenere le uova "ferme" almeno 8 ore prima di procedere all'incubazione.
il locale di conservazione dovrebbe avere una temperatura compresa tra gli 11° ed i 18°C ed una umidità del 75-80%.

INTERVENTI D'EMERGENZA PRE-POST SCHIUSA
un fattore importantissimo, indispensabile, è la percentuale d'umidità nell'incubatrice durante tutto il periodo, valore consigliato del 40% durante i primi 18 giorni innalzato all'80-85% in fase di schiusa però non dobbiamo fermarci a questi controli, anche il locale d'incubazione deve essere monitorato perchè influenza i valori all'interno dell'incubatrice.
generalmente i pulcini non hanno bisogno di aiuto ad uscire ma a volte c'è qualche inconveniente. mi è successo di perdere dei pulcini in fase di schiusa con già il guscio bucato perchè l'effetto di temperatura-ventilazione-scarsa umidità gli ha fatto seccare la membrana addosso e non ce l'hanno fatta a terminare l'uscita: in questi casi bisogna intervenire continuando a rompergli il guscio seguendo la linea circolare staccando la membrana secca con l'aiuto di pinzette e batuffolo inumidito pronti a fermarsi se si trova del sangue vivo, rimettere il pulcino nell'incubatrice e continuare a monitorare la situazione.
alcune esperienze parlano di incubazione "a secco", senza acqua nelle bacinelle dell'incubatrice finchè non inizia la fase di schiusa dove viene portata all'80%, ottimi risultati in schiusa, svezzamento e successivo accrescimento (cito andrea mangoni).



GESTIONE DELLA SCHIUSA E DELLO SVEZZAMENTO
tre giorni prima della fine del periodo d'incubazione bisogna smettere di girare le uova ed aumentare l'umidità all'interno della camera. in questo periodo i pulcini gia formati si mettono in posizione per aprire il guscio.
generalmente lascio i pulcini usciti 10-12 ore ancora nell'incubatrice ad asciugarsi rimuovendo però i gusci d'uovo, in questo periodo non hanno bisogno né di mangiare né di bere perchè devono completare il riassorbimento del sacco vitellino.
ritengo soddisfacente una schiusa del 70-80% delle uova, anche in funzione della razza incubata e di un eventuale trasporto. il 100 % non sono mai riuscito ad averlo, nonostante incubi quasi tutte uova mie quindi fresche e senza aver viaggiato, al massimo sono arrivato al 90 %.
a schiusa conclusa i pulcini verranno ospitati sotto lampade o chiocce artificiali per un periodo che in base alla stagione va da 2 a 6 settimane con temperatura decrescente da 37°C fino a temperatura ambiente. si raccomanda inizialmente di limitare i volumi d'acqua per l'abbeveraggio per evitare che vi affoghino dentro, per i primi giorni magari un piccolo sottovaso con pochi ml d'acqua rinnovabili di frequente può andare bene.



TRUCCHI DEL MESTIERE ED ESPERIENZE ACQUISITE
ho preso l'abitudine di mettere un barattolo con acqua calda al momento del passaggio dei piccoli nella gabbia oltre alla luce perchè non tutti sentiamo la differenza termica alla solita maniera e spesso ho notato che qualcuno preferisce il barattolo alla calca per stringersi sotto il fascio di luce.

può succedere che durante l'incubazione manchi la corrente, se possibile correre ai ripari cercando di limitare la dispersione di calore coprendo le incubatrici e aiutandole con borse d'acqua calda...non vi preoccupate, i pulcini schiudono anche se a volte con un po di ritardo, ho avuto black-out anche oltre le 12 ore e tutto è filato liscio, basta non avere la tentazione di spengere l'incubatrice ed aspettare anche il 24°-25° giorno, portate pazienza.

quando va male un'incubata (perchè a volte può anche andar male) si sente dare la colpa alle uova vecchie, appellarsi al 5% di umidità, al mezzo grado di temperatura, al secondo in più o meno di accensione della resistenza, ho girato 2 volte le uova a destra e una a sinistra....a volte si da tutto per scontato, a volte ci vuole anche del culo....ma quando si va a cercare più che "il pelo nell'uovo" una scusa per il fallimento in una piccolezza non va bene, forse bisogna guardare più a monte, dalla stagione alla salute e l'età dei riproduttori (troppo giovani o troppo vecchi), alla razza scelta più o meno feconda ed alla alimentazione dei riproduttori fino ad errori nella conservazione delle uova.

quando stocchiamo le uova ricordiamo di tenerle con la punta rivolta in basso e girarle per 2-3 secondi ogni 5-6 giorni, le esperienze di alcuni allevatori parlano di durata di vitalità dell'embrione anche di 20 giorni prima di iniziare l'incubazione ma personalmente non ho mai provato, per me max 5-6 giorni. prolungando però il tempo di conservazione si riduce comunque la percentuale di uova schiuse.

altra esperienza che non ho verificato riguarda la nascita di pulcini con le gambe storte: si parla di tenerli per 6-7 giorni con le zampine legate insieme con un cerotto ed il problema si risolve, personalmente ho avuto decessi nell'arco di 24-48 ore.

a causa della temperatura e dell'umidità che offrono le possibilità di sviluppo di agenti patogeni, l'incubatrice risulta un valido mezzo di propagazione di malattie infettive del pollame, motivo per cui tra una incubata e la successiva si deve procedere al lavaggio ed alla disinfezione dell'attrezzatura, un tecnico di un istituto zooprofilattico diceva che 15 minuti di applicazione di varichina ammazza tutto. 

 se alla prima speratura (5 giorni) notiamo anelli di sangue che indicano morte precoce dell'embrione abbiamo tre probabili cause: temperatura troppo alta o troppo bassa che comporta quindi una regolazione dei termostati ed un controllo dei termometri, uno sbaglio nel voltaggio delle uova (2 nelle incubatrici in piano ed ogni ora nelle incubatrici ad armadio), terza causa apertura dell'incubatrice, spostamenti delle uova e sperature precoci, possibili solo dopo l'inizio della prima fase della respirazione (allantoidea) e la formazione di tutti gli annessi embrionali, appunto dopo 5 giorni.
se l'eccessiva mortalità si nota alla seconda speratura, oltre ai problemi di temperatura ed al numero sbagliato di voltaggi possiamo avere dei problemi infettivi alle uova o all'impianto incubatorio che causano la morte embrionale, inoltre possiamo avere dei problemi alimentari nei riproduttori per carenza di vitamina A ed E e riboflavina=B2.
schiuse precoci sono sintomo di temperatura d'incuazione troppo elevata, di contro schiuse tardive portano con se temperature troppo basse.
i pulcini malformati sono riconducibili a tre possibili causa: temperature sbagliate per periodi limitati e specifici, uova in posizione errato o non voltate, problemi di genetica e consanguineità.



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