martedì 23 febbraio 2016

la fortuna aiuta gli audaci


devo essere sincero, non è la prima volta che la tento, sono un paio d'anni che ogni tanto provo il miracolo...


può succedere che qualche gallina dispettosa faccia l'uovo fuori dal nido e questo, nella calca della quotidianità di un pollaio, venga spostato in malo modo più volte rompendosi o sciupandosi...può altresì succedere che in un nido comune troppo affollato qualche uovo venga "ammaccato".

qualche volta ho provato a risaldare questa ammaccatura quando non è troppo vistosa usando colla vinilica, ho provato anche ad incubare queste uova così come sono, il massimo risultato è stata la morte dell'embrione dopo qualche giorno.

stavolta è andata differentemente....




mercoledì 17 febbraio 2016

identificazione degli animali

durante la selezione risulta indispensabile poter riconoscere le varie linee dell'allevamento soprattutto quando sono in un unico gruppo al pascolo e quando si fanno nascere i pulcini in una unica schiusa. ogni allevatore ha il suo metodo, io ho scoperto degli anellini in gomma per poter seguire i pulcini dal primo giorno fino all'età adulta o almeno fino al momento di un inanellamento ufficiale.



sono prodotti da una ditta belga e li ho conosciuti tramite un allevatore che li commercializza qui in italia, hanno un costo "irrisorio" e sono riutilizzabili...dopo un primo periodo li sostituisco con un altro tipo di anello in plastica rigida richiudibile, con varie misure ne seguo la crescita sostituendolo man mano che cresce la zampa.

sono di vari colori, molto appariscenti che possono affiancare una anellatura ufficiale per poter individuare con estrema facilità i soggetti, possono essere numerati o stampati a piacimento, addirittura hanno una serie di adesivi per poter scrivere direttamente le informazioni necessarie.

vi segnalo l'indirizzo dell'allevatore per poter avere eventualmente informazioni più precise a riguardo,  parconaturalabrenna@virgilio.it










un altro rimedio più economico ma anche più terraterra è l'utilizzo di fascette da elettricista, ci sono di vari colori ed una volta fissati alla zampa bisogna stare attenti nel seguire la crescita per evitare strozzature.




qualcuno usa invece pennarelli indelebili con cui colorare la zampina del pulcino ma il colore tende a sparire con il razzolare e l'umido.

questi invece gli anelli inamovibili ufficiali per poter partecipare alle mostre anche a livello europeo. vanno applicati in un particolare momento dello sviluppo dell'animale perchè dopo non entrerebbero più essendo cresciuta troppo la zampa e appunto serve qualcosa per seguire l'animale nella crescita dalla nascita fino all'inanellatura ufficiale. ogni razza ha un diametro preciso. ogni anno cambia il colore, quello del 2016 è nero. tramite il numero di serie riportato sopra è possibile risalire all'allevatore che ha inanellato.


lunedì 1 febbraio 2016

expo 2015 - come togliere la fame agli animali del bosco puntata 2

serata d'ansia...avevo già i fogli rosa in mano per mandare via le ultime due pezzate rosse quando trovo questo...


erano mesi che ne avevo sentore ma per non passare sempre per il solito allarmista tacevo. la scorsa estate all'imbrunire a circa 80 metri contro il poggio del campo vidi passare una sagoma come di una volpe, coda dritta e tutta allungata che procedeva veloce, colore scuro, unico problema taglia di un cane sui 40 kg; qualche mese prima fuori dalla stalla un gran vociare come di un cane ma molto più profondo e forte che come un fantasma attraversava veloce tutta la piana per poi perdersi nel bosco soprastante, la caccia era chiusa ed i cani in zona li conosco tutti e di tutti posso riconoscere l'abbaio...e non era un cane; misteriosamente da molti mesi non si vedono più tassi ed istrici, vero flagello dei nostri orti e preda ambita dal lupo, i cinghiali si muovono in branchi numerosi a ridosso del paese...e mi potrei fermare qui, senza citare tutti gli attacchi ai greggi ed ai molti ritrovamenti di animali selvatici sbranati nella mediavalle e garfagnana....







la cosa che ieri sera mi ha dato più fastidio è la scena del crimine, a 10 metri dalle arche mobili, a 40 metri dal recinto del cane (cucciolo di 3 mesi e mezzo di pastore maremmano), a 50 metri dalla stalla che è tutt'altro che impenetrabile.


si vede chiaramente sul campo la zona dell'abbattimento dell'animale a fianco delle arche e 10 metri oltre il luogo del banchetto...la carcassa è stata lasciata volutamente sul terreno per la notte al fine di verificare se fossero tornati a cena ma è passato solo qualche piccolo predatore, con molta probabilità una o alcune volpi che si sono limitate a rosicchiare qualche osso e trascinare il corpo solo pochi metri più in là.

motrone sullo sfondo




la preoccupazione maggiore è stata per il cane anche se la sera è rinchiuso nel suo recinto ma vista la non totale sicurezza delle recinzioni specifiche anti-lupo figuriamoci se ero tranquillo a lasciarlo ancora lì...in secondo luogo la preoccupazione per i bovini che comunque erano all'interno di una struttura solida...alcuni articoli su internet riportano vari attacchi a cani da caccia sull'appennino pistoiese ed addirittura a cani nei giardini e nelle vicinanze delle case sull'appennino bolognese.

nonostante tutto la moglie mi "accusa" di essere paranoico, che il capriolo è stato buttato lì da qualche cacciatore e mangiato dalle volpi nella notte, i vicini scettici che continuano a domandarmi se magari è morto per un incidente e altre bestie selvatiche sono andate al banchetto...consolatevi...è stato un lupo.

per la cronaca il ripopolamento con i lupi è un progetto nato negli anni '80 sfuggito di mano, iniziato con il ripopolamento dei boschi con specie destinate alla sua alimentazione tra le quali appunto tasso, istrice, cinghiale, capriolo, cervo. da qualche anno il forte ripopolamento di questi predatori è sfuggito al controllo per il riprodursi naturale creando notevoli danni alle aziende agro-zootecniche operanti nella zona e minimamente rimborsate e comunque solo per gli esemplari morti effettivamente ritrovati (quelli isolati e dispersi uccisi nei giorni a seguire in zone impervie e non ritrovati non vengono indennizzati). faccio presente solo che se un branco di lupi entra in contatto con un gregge di pecore o di capre (prevalenti dalle mie parti) non solo si perdono i soggetti predati ma in quelli rimasti si possono avere danni da stress e paura quali aborti, perdite di lattazione, possibile azzeramento quindi della produzione di latte e formaggio della stagione e quindi niente prodotto niente vendita niente guadagno, perdita di patrimonio genetico importante visto l'allevamento di razze in via di estinzione, anni di lavoro buttati via e parte della "famiglia" dell'allevatore distrutta.

solo il terzo giorno dopo il ritrovamento si è rivista la presenza del/i predatore/i con la carcassa spostata ulteriormente di una decina di metri e con la seconda coscia spolpata....il quarto giorno i resti erano completamente spariti, trascinati chissà dove, ho girato attorno ai campi per un raggio di circa 100-150 metri seguendo i ciuffi di pelo sparsi sul terreno ma non ho trovato altro. dopo altri due giorni ho notato il ritorno dei cinghiali a buttare all'aria campi e prati, animali che per una quindicina di giorni non si erano più visti in zona, forse segnale che il predatore si è spostato...e per questa volta è andata bene.... fine seconda puntata.




fine

01 febbraio 2016....tutto finito, mandate via le ultime due bestie, mantengo solo le due razze di conigli e la parte avicola che per ora restano inalterate...se un giorno cambierà qualcosa e la voglia torna se ne riparlerà, intanto appuntamento alla fiera di massarosa il secondo fine settimana dopo Pasqua.