l'acquisto di ogni incubatrice è accompagnato da un corredo di fogli che quasi nessuno prende in considerazione finchè non perde le prime incubate, forte magari delle proprie esperienze. ogni incubatrice ha delle particolarità e bisogna imparare a conoscere prima la macchina per procedere poi ad una corretta gestione del processo d'incubazione. persa la prima nidiata o nel migliore dei casi arrivati al momento della prima schiusa vediamo le pagine dei forum inondate da domande a volte banali se si fosse dedicato un po di tempo alla lettura del manuale, dalla lettura e dal rispetto delle istruzioni dipendono i risultati ma è quando uno incomincia a farsi delle domande che incomincia a crescere ed a diventare un buon allevatore.
proviamo a tirare giù una lista di criticità che proveremo ad analizzare passo passo.
- conoscenza della propria incubatrice
- minimo di conoscenza dello sviluppo embrionale
- approvvigionamento e conservazione delle uova
- interventi d'emergenza pre-post schiusa
- gestione della schiusa e dello svezzamento
- eventuali trucchetti suggeriti da allevatori più esperti
CONOSCENZA DELLA PROPRIA INCUBATRICE
dopo l'acquisto serve un periodo di monitoraggio delle funzioni vitali della macchina, questa esce da un laboratorio dove viene testata e regolata ma serve un ulteriore periodo di controllo di almeno un paio di giorni. le regolazioni sono soggettive, dettate principalmente dal luogo dove è posta l'incubatrice: locali molto freddi, molto caldi o con notevoli sbalzi di temperatura sono da evitare, come sono da evitare locali troppo asciutti o troppo umidi. la logica vuole che questa non sia posizionata al sole. vengono consigliate come ottimali temperature di 20-25°C ed umidità al 45-70%.
personalmente il mio "angolo cottura" è posto nel sottoscala dell'abitazione, muri di pietra di 80 cm garantiscono temperatura costante tutto l'anno ma con valori inferiori a quelli consigliati (11-12°C COSTANTI in inverno, 14-16°C COSTANTI d'estate, circa 55-65 % d'umidità tutto l'anno) che mi obbligano ad un più attento monitoraggio dei valori d'esercizio della macchina ricordando però che spesso accendo a dicembre l'incubatrice per spengerla definitivamente ad agosto.
una regola importante è non fidarsi mai del termometro in dotazione all'incubatrice, sia che sia digitale o analogico, tengo monitorati i valori utilizzando sempre due strumenti e per la verifica finale uso quello per la febbre, a volte si scoprono valori differenti anche di alcuni gradi.
dopo aver monitorato il funzionamento della macchina "a vuoto", riempite con le uova secondo gli specifici portauova delle singole macchine ed è qui che dovete prestare massima attenzione al termometro, ad incubatrice carica: una temperatura d'esercizio troppo alta ha come effetto malformazioni, polli deboli e mortalità embrionale, al contrario una temperatura troppo bassa ritarda lo sviluppo ed allunga i tempi di schiusa.
importante è il voltaggio delle uova indispensabile perchè impedisce all'embrione di accollarsi alla membrana testacea, almeno 2 volte nelle incubatrici piane ed ogni ora nelle incubatrici ad armadio.